Un progetto sfidante
L’intervento si presenta fin da subito impegnativo: un piccolo piano terra con due vetrine sulla via, un mezzanino con altezza insufficiente, un secondo piano ad altezza minima per normativa e un sottotetto.
Un progetto del genere sarebbe stato irrealizzabile e perfino inconcepibile con le logiche del contract tradizionale; se l’architetto non è anche il capo bottega e il capo cantiere le discontinuità esecutive che si vengono a creare impediscono di coordinare la scala architettonica, quella impiantistica e quella delle forniture d’arredo in ordine di millimetri.
Una soluzione altamente sartoriale
Questo negozio è stato concepito in modo integralmente sartoriale; l’architettura si fonde con l’impiantistica e l’arredo; non essendoci le altezze per i tradizionali controsoffitti che alloggiano gli impianti, qui è tutto incastrato come gli ingranaggi di una cassa di un orologio, gli impianti sono totalmente integrati negli arredi; tutto è stato previsto e disegnato nel dettaglio fin dalla primissima fase progettuale e realizzato appositamente per il cliente.
Gli unici arredi scelti dalla produzione di serie sono gli imbottiti Minotti per la qualità del prodotto contract garantita dall’azienda di Meda.